Il Notaio è un pubblico ufficiale e, al contempo,  un libero professionista.
E’ libero professionista perché esercita e gestisce autonomamente, con mezzi propri e con una propria organizzazione, la sua professione senza vincoli di dipendenza, alla stregua di tutti gli altri liberi professionisti (avvocati, medici, architetti etc etc).
E’ un pubblico ufficiale perché  è delegato dallo Stato di pubbliche funzioni.
L’art. 1 della “legge notarile” (legge 16 febbraio 1913, n. 89), nel definire il notaio, recita: “I notari sono ufficiali pubblici istituiti per ricevere gli atti tra vivi e di ultima volontà, attribuire loro pubblica fede, conservarne il deposito, rilasciarne le copie, i certificati e gli estratti”.
L’atto rogato dal notaio è un atto pubblico, in quanto, con l’ apposizione della sua firma e l’impronta del suo sigillo, gli attribuisce pubblica fede: quel che attesta il notaio nel rogito fa piena prova fino a querela di falso, cioè deve essere considerato vero, anche dal giudice, salvo che sia accertato giudizialmente il reato di falso.
Ciò si traduce nel fatto che il Notaio è una figura sui generis nel panorama delle libere professioni: la sua qualità di pubblico ufficiale, a differenza di qualsiasi altro professionista, comporta  la rigida osservanza di specifiche regole dettate in materia.
Si tratta di obblighi particolarmente severi la cui inosservanza comporta, oltre alla responsabilità civile, anche la responsabilità disciplinare del notaio (che può essere sospeso e nei casi più gravi destituito), e può essere fonte di responsabilità penale (per il reato di falso in atto pubblico).
Regole rigide che si manifestano anche nell’accesso alla professione notarile: per diventare Notaio è necessario superare un rigoroso concorso per esami, gestito dallo Stato, che seleziona, tra i tanti partecipanti, coloro i quali diverranno notai, sulla base della elevata preparazione dimostrata e, quindi, esclusivamente su principi di meritocrazia. Si diventa Notai esclusivamente per merito.
Per il Notaio, essere pubblico ufficiale, significa molto altro ancora proprio nell’esercizio quotidiano della  professione, che lo rende completamente diverso e infungibile da qualsiasi altro professionista. Mentre un qualsiasi libero professionista è normalmente un professionista di parte, cioè posto a tutela della parte che gli ha attribuito l’incarico professionale, il Notaio è per  legge un professionista “super partes”, imparziale, nel senso che non può mai fare l’interesse di una delle parti a danno di altre.
Inoltre, egli ha l’obbligo di ricevere l’atto richiesto e di garantire che il contratto da lui stesso “rogato” sia idoneo a produrre gli effetti che le parti intendevano raggiungere; con la conseguenza che, in caso contrario, è responsabile civilmente e patrimonialmente nei confronti delle parti.
“Tanto più notaio, tanto meno giudice”. Così il famoso giurista Carnelutti  definì la funzione essenziale del notaio (e cioè una delle attività più importanti che la legge affida al notaio): la funzione antiprocessuale.

Questo significa che quanto più il notaio fa bene il suo lavoro – e cioè accerta ed interpreta la volontà delle parti (cioè delle persone) che concludono un contratto e redige in modo conforme alla legge e con chiarezza le relative clausole – tanto meno c’è bisogno di ricorrere al giudice (e cioè tanto minore è il rischio che l’atto notarile sia fonte di cause). Ed è per questo che il notaio non può ricevere atti espressamente proibiti dalla legge (art. 28 legge not.) ed ha l’obbligo di essere certo dell’identità delle parti (art. 49 legge not.) e di indagarne personalmente la volontà (art. 47 legge not.) www.notariato.it
L’ attività notarile deve tendere a ottenere simultaneamente più scopi:

  1.  la rispondenza dell’atto rogato ai requisiti di legalità formale e sostanziale richiesti dalla legge per la specifica tipologia di atto;
  2. la rispondenza dell’atto all’effettiva volontà delle parti
  3. l’idoneità dell’atto a produrre gli effetti desiderati dalla parti

La sua natura di pubblico ufficiale, inoltre, rende il Notaio garante della veridicità e della legalità dei suoi atti.
Tutto ciò significa che il Notaio, con i suoi atti e nei suoi atti, nel mentre tutela gli interessi delle parti, contemporaneamente tutela un interesse ben superiore rispetto a quello del singolo, un interesse generale,  collettivo:  la certezza dei traffici giuridici.
A buon titolo il Notariato di tipo latino (a differenza di quello anglosassone), potrebbe ben definirsi una Istituzione di Garanzia.  Una Istituzione di Garanzia a presidio dei diritti del cittadino, delle imprese e dello Stato.
Provando a semplificare, senza voler essere esaustivi, i principali ambiti di garanzie del notaio, esse potrebbero riassumersi nelle seguenti:

  1. A garanzia del cittadino (e delle imprese), perché garantisce la legalità e la veridicità dei suoi atti, quindi rende certe le operazioni svolte dalle parti;
  2. A garanzia dello Stato, perché garantisce l‘osservanza della legalità degli atti da lui rogati (in funzione antiprocessuale, riduce di gran lunga il contenzioso giudiziario); perché ne garantisce la conservazione; perché  garantisce la riscossione delle imposte e delle tasse ad essi relativi; perché garantisce la provenienza degli atti stessi; perché garantisce la certezza delle informazioni contenute nei pubblici registri etc etc.
  3. A garanzia dei mercati, perché garantisce la certezza dei traffici giuridici.

In una sola frase: il Notaio garantisce l’effettività di alcuni principi costituzionalmente rilevanti, per i cittadini, per le imprese e per lo Stato.
Nella delega dello Stato di pubbliche funzioni al Notaio, si potrebbe intravedere una vera e propria privatizzazione ante litteram di alcune funzioni dello Stato. E la specifica preparazione del notaio corrisponde alla necessità di un’alta specializzazione che garantisca l’ottenimento del miglior risultato con il minimo costo.

La garanzia del Notariato di tipo latino ed il sistema di common law
Il modello di Notariato di tipo latino, in termini di garanzie per lo Stato e per il cittadino, non è neanche minimamente paragonabile al sistema di common law di derivazione anglosassone, così come alcuni vorrebbero fare intendere. Quel che in altri sistemi vien fatto con l’ausilio di più professionisti (con tutto ciò che ne deriva anche in termini di costi), il Notaio di tipo latino, per le sue peculiarità e con il suo solo intervento, riesce a garantire in modo ben più efficace e con maggiori garanzie. Diciamo che sono due sistemi completamente diversi che rispondono a principi giuridici altrettanto diversi.
Imparzialità e indipendenza
La sua imparzialità e la sua indipendenza, è garantita dallo Stato con un numero programmato di Notai determinato sulla base dei traffici giuridici e del numero di abitanti, che garantisce inoltre una presenza notarile capillare su tutto il territorio nazionale, disponibile per chiunque.